Comprare casa senza agenzia e senza property finder, ovvero “da soli”, pone in essere molti rischi. Ciò è vero a prescindere dal tipo di investimento che si intende fare e dal contesto di mercato. Raramente l’acquirente medio ha competenze professionali tali da tutelarlo nelle varie fasi della compravendita. Il rischio non è solo stringere cattivi affari, ma anche andare incontro a problematiche di tipo legale o burocratico. Ne parliamo in questo articolo.

Comprare casa da soli: i rischi economici

Quando si compra casa senza agenzia si rinuncia a un supporto fondamentale, che fa comodo (anzi risulta decisivo) soprattutto in sede di negoziazione. Negoziare sul prezzo, instaurare una trattativa, è consigliato sempre e comunque. Chi vende spesso e volentieri parte da una cifra più alta rispetto al reale valore dell’immobile proprio perché vi è la prospettiva della negoziazione. Questa dinamica gioca in realtà a favore dell’acquirente, in quanto, se ci sa fare, può risparmiare cifre anche superiori a quelle messe in conto dal proprietario.

Appunto, se ci sa fare. Non è escluso che chi compra casa senza agenzia o property finder abbia precise competenze in merito. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, queste competenze non gli appartengono. Il risultato è intuibile: pagare più di quanto si sarebbe potuto pagare. Nella peggiore delle ipotesi, pagare più del reale valore dell’immobile.

Gli esperti, siano essi agenti immobiliari o property finder, sono in grado di gestire le trattative con efficacia. Certo, c’è chi è bravo e chi meno bravo, ma tutti, in media, vantano competenze superiori a quelle del cliente. Dunque, perché non usufruire di queste figure professionali? Niente è gratis, nemmeno l’assistenza nelle compravendite. Tuttavia, se pensate che un professionista costi troppo, sappiate che farne a meno vi costerà molto di più. Ovviamente, in mancato risparmio.

Comprare casa senza agenzia e il property finding: i rischi legali e burocratici

Quello economico non è però l’unico rischio che caratterizza l’investimento immobiliare per così dire “scoperto”, senza assistenza. Da considerare ci sono i rischi legali e burocratici. Ecco una rapida panoramica.

Le tasse. Soprattutto per chi compra all’estero, la questione tasse è piuttosto ostica.comprare casa con o senza agenzia

Non tanto per l’esborso economico, che comunque genera sempre un certo timore, quanto per la sua complessità. In Italia si pagano più o meno tasse in base allo stato giuridico del proprietario (impresa o privato) in base al patrimonio dell’acquirente (prima casa vs seconda casa) etc. In Spagna, giusto per fare un esempio, la questione è completamente diversa, e in più c’è da tenere conto delle differenze tra le varie regioni. Insomma, agire senza il supporto di un esperto vuol dire profondere sforzi immensi e rischiare di sbagliare.

La posizione legale dell’immobile. Sia chiaro, il notaio è chiamato a verificare la posizione legale dell’immobile, la presenza delle ipoteche etc. Tuttavia, può agire solo sul piano documentale. Se una delle due controparti gioca sporco, e dichiara il falso, il notaio, pur competente e in buona fede che sia, non può farci niente. E’ il caso, per esempio, di chi vende una casa con abusivi parziali, che almeno in Italia rendono di fatto incommerciabile un immobile, a meno – appunto – di non dichiarare il falso (e andare incontro a problematiche legali, ma questo è un altro discorso). Verificare la posizione urbanistica di un immobile non è affare del notaio ed è molto complicato per l’acquirente medio, che di norma non sa leggere un progetto e non saprebbe nemmeno dove andare a trovarlo. Da qui, nuovamente, la necessità di farsi assistere.

Il rogito. La stesura del rogito è un momento fondamentale. Infatti, è il “rogito”, ovvero l’atto a “comandare”. In ordine di importanza, magari quando si deve definire una controversia, ciò che descrive fa testo, e solo quello. Anche perché è certificato da un pubblico ufficiale. Scrivere un atto è complicato, una parola messa fuori posto può aprire gli scenari più disparati, e non tutti sono favorevoli al compratore. Per questo motivo, anche ipotizzando buona fede e competenza da parte del notaio, è bene farsi assistere.

E’ meglio l’agenzia immobiliare o il property finder?

Dal paragrafo precedente si evince la necessità di comprare casa con l’aiuto di un esperto. Già, ma quale esperto? Quando si parla di compravendita, le alternative sono due: agenzia immobiliare o property finder.

comprare casa con agenzia immobiliareIn genere l’agenzia immobiliare viene preferita, se non altro perché è una realtà conosciuta, che accompagna le compravendite praticamente da sempre.

Eppure, forse l’agenzia immobiliare non è la migliore delle alternative. Forse, sarebbe bene preferire il property finder. Il motivo è facilmente intuibile. L’agenzie immobiliare ha come scopo la conclusione della compravendita, quindi lo “smaltimento” del database. In un certo senso, rappresenta due interessi contrapposti, quello del venditore e quello del compratore, con il risultato di non riuscire a rappresentarne al 100% né l’uno né l’altro.

Il property finder, invece, si lega solo all’aspirante compratore. E’ lui e solo lui il cliente cui fare riferimento. Il suo scopo è individuare un immobile aderente alle sue esigenze e ai suoi desideri, e accompagnarlo nelle fasi della compravendita. Il property finder sostituisce il compratore nella ricerca, nella negoziazione, nelle questioni burocratiche. Lo fa, però, potendo usufruire di competenze specifiche.

Dunque, se vi trovate a poter decidere tra agenzia immobiliare e property finder, optate per questa seconda figura.

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