Comprare in Spagna per affittarla è una buona idea? Potendo scegliere, quale città si dovrebbe privilegiare? Queste sono le domande che si pongono coloro i quali intendono effettuare un investimento immobiliare in Spagna e monetizzarlo prima possibile, senza puntare immediatamente – o nel brevissimo periodo – a un surplus da compravendita.

 

Nell’articolo che segue risponderemo esattamente a queste domande, proponendo inoltre una lista con le migliori città dove affittare casa.

Ha senso comprare casa in Spagna per affittarla?

La risposta è positiva. Comprare casa in Spagna per affittarla è un’idea che va presa in considerazione, anche perché può fruttare – anche al netto del prezzo della casa – una rendita significativa.comprare per affittare spagna marbelola

I motivi sono essenzialmente due.

La Spagna contiene molte grandi città. In Spagna le città che superano i 300mila abitanti sono più di dieci. Ora, una città popolosa, in genere, pone in essere canoni di locazione elevati. Da qui, le numerose opportunità a disposizione di chi vuole comprare casa in Spagna per affittarla.

Quella del surplus è una strategia incerta. Certo, il mercato spagnolo è in ripresa, soprattutto per ciò che riguarda i prezzi. Tale ripresa, però, non è affatto omogenea. In ogni caso, che i prezzi aumenteranno di molto in futuro è solo una ipotesi – per quanto sostenuta da studi e analisi. La strategia del surplus, se non prevede “altro”, potrebbe non andare a buon fine. Dunque, tanto vale affittare casa in attesa che emergano le condizioni per guadagnare da una vendita.

In definitiva, comprare casa in Spagna per affittarla è una strategia che paga. Nella peggiore delle ipotesi, anche qualora si dovessero attendere molti anni prima di vendere a un prezzo sensibilmente più elevato rispetto a quello di acquisto, si godrebbe di una rendita “quasi automatica” generata dall’affitto.

Comprare casa in Spagna per affittarla: come scegliere la città

All’apparenza, il metodo è semplice: raccogliere informazione sui canoni medi di locazione e scegliere la città con il valore più alto.

Ebbene, questo metodo non funziona sempre e comunque. Anche perché c’è un secondo fattore da prendere in considerazione: il prezzo di acquisto dell’abitazione. In alcuni casi, il prezzo è così alto da mettere in secondo piano i guadagni realizzati con le locazioni.

L’ideale, dunque, sarebbe comprare casa in una città dove i prezzi di acquisto sono mediamente bassi e i canoni di locazione sono mediamente alti. Una combinazione che sa di utopia, certo, ma l’importante è tendere a questo ideale. Ovvero, scegliere una città prendendo in considerazione entrambi i fattori, dove il prezzo delle case non sia stratosferico e allo stesso tempo il canone medio sia sufficientemente alto.

Comprare casa in Spagna: le città canone medio per canone medio

Appurata l’importanza di questi due fattori, almeno per chi vuole comprare casa in Spagna per affittarla, possiamo presentare una classifica delle città (capoluogo di provincia) con gli affitti più costosi, corredati però del dato sui prezzi di acquisto.

  • Ibiza-Formentera: 20,22 euro al mq / 5846 euro al mq
  • Madrid: 17,68 euro al mq / 4153 euro al mq
  • Barcellona: 16,82 euro al mq / 4898 euro al mq
  • Palma di Maiorca: 14,34 euro al mq / 3430 euro al mq
  • Bilbao: 12,85 euro al mq / 3148 euro al mq
  • Las Palmas de Gran Canaria: 11,46 euro al mq / 2096 euro al mq
  • Malaga: 10,94 euro al mq / 2299 euro al mq
  • Siviglia: 10,56 euro al mq / 2130 euro al mq
  • Valencia: 9,68 euro al mq / 2053 euro al mq
  • Saragozza: 8,34 euro al mq / 1689 euro al mq

comprare per affittare spagnaIpoteticamente, per fare un esempio, se compraste una casa a Bilbao di 80 metri quadri, spendereste circa 250.000 euro ma ne potreste guadagnare circa 12.000 all’anno semplicemente mettendola in affitto.

Sia chiaro, non si parla di guadagni netti, anche perché le spese per i proprietari di casa ci sono, in Spagna come in Italia.

Le voci di spesa più imponenti sono l’IMU, che in Spagna si chiama IBI, e il prelievo fiscale sui redditi da locazione.

L’IBI in Spagna costa molto poco. In media, per un appartamento di media grandezza, a Madrid si pagano appena 300 euro.

Tuttavia, a differenza dell’Italia, non esiste la cedolare secca. Il reddito da locazione si somma al reddito imponibile (es. determinato da attività lavorativa) e viene tassato mediante IRPEF. Questa è un imposta progressiva, che dipende appunto dall’ammontare del reddito. Gli scaglioni sono i seguenti:

  • Da 0 a 12. 450 euro: 19%
    Da 12.450 a 20.200 euro: 24%
    Da 20.200 a 35.200 euro: 30%
    Da 35.200 a 60.000 euro: 37%
    Oltre i 60.000 euro: 45%

Una piccola precisazione: parte dell’IRPEF è dovuta direttamente alle Comunità Autonome, che in alcuni casi decidono spontaneamente la propria quota. Le aliquote appena presentate, quindi, rappresentano una media.

Come possiamo assisterti

Le cifre che abbiamo elencato sono prezzi medi. Chi intende comprare una casa in Spagna per affittarla o anche solo per abitarci, può pagare di meno o anche di più. Tutto dipende dalla qualità dell’abitazione, dalla zona ma anche… Dall’abilità nel cercare le offerte, valutarle e intrattenere una trattative. E’ più complicato di quanto sembri. Anzi, occorre avere delle reali competenze in merito.

Ne consegue che agire da soli è pericoloso, e si rischia di concludere un pessimo affare.

Dunque, affidatevi a dei professionisti. Per esempio, a quelli in forze a CRD Capital.

CRD Capital offre un servizio di assistenza e consulenza per chi vuole comprare casa in Spagna. Mette a disposizione le competenze di agenti avvocati, commercialisti, agenti immobiliari, tributaristi.

Il servizio, inoltre:

  • Vi accompagna in tutte le fasi dell’acquisto, dalla ricerca dell’immobile all’assolvimento degli oneri burocratico-fiscali
  • E’ completamente in italiano
  • Consente di accedere all’offerta locale, in modo da tagliare le intermediazione e i costi superflui